Viaggio nei sapori dei prodotti tipici
Per le sue caratteristiche climatiche e pedologiche, la provincia di Caserta si presenta come un territorio fertile e fecondo per la produzione di numerosi prodotti che, soprattutto nell’ultimo decennio, hanno ottenuto importanti riconoscimenti per la loro altissima qualità.
L’area geografica corrispondente ai monti Trebulani e colline Caiatine si distingue nel settore vitivinicolo per la produzione di vino e spumante da uve Pallagrello Bianco e Nero, tanto amato da Ferdinando IV di Borbone, e di vino Casavecchia DOC, probabilmente il famoso “rosso trebulano” apprezzato da Cicerone (www.guideslow.it).
Una produzione tipica della zona del Massico – riviera Domitia è il vino Falerno, il cui vitigno ha una storia molto antica, come testimonia il famoso naturalista romano Plinio il Vecchio nel I d.C. Poco più a nord si trova la produzione di vino Galluccio DOC, sia Bianco che Rosso: siamo nel territorio del vulcano spento di Roccamonfina.
La provincia di Caserta è famosa anche per le produzioni di carni di maialino nero casertano, di caciocavallo del Matese, di mozzarella di bufala campana DOP, di conciato trebulano, meglio conosciuto come conciato romano e di caciocavallo del re, prodotti che, insieme al formaggio fresco, hanno ottenuto importanti riconoscimenti accreditati. La tipologia del terreno rende lo stesso territorio l’habitat ideale per speciali cultivar da cui si ricavano gli olii EVO di altissima qualità: terre aurunche, caiazzana e terre del Matese.
Nell’Agro Aversano, si incontrano le famose “alberate” nella tipica forma di allevamento “maritata ai pioppi” (www.facebook.com/proloco.cesa). Da questo splendido vitigno si ottengono il vino e lo spumante asprino di Aversa, oggetto di valorizzazione da parte della Regione Campania.
Anche la frutticoltura rappresenta un settore in grande sviluppo: tra le produzioni tipiche ricordiamo la castagna ufarella e la castagna di Roccamonfina, la ciliegia imperiale, la mela annurca (area suessolana) e i pescheti dell’area capuana.
Testo di Maria Grazia Fiore (Presidente UNPLI provinciale Caserta)
Fotografie di Dario Alifano