Impossibile elencarli tutti.

Molti sono allo stato di rudere o restaurati ma visitabili solo dall’esterno: Casertavecchia (col mastio circolare 2° per dimensioni in Europa), Maddaloni, San Felice a Cancello (il “Matinale”, nella frazione Cancello), Carinola, Vairano Patenora, Francolise.

Altri non sono accessibili perché privati e abitati (Caiazzo, Prata Sannita) o sono dello Stato e occupati da caserme o Enti. Torri normanne sono a Baia e Latina, Pietramelara, Roccaromana, Alife, Tora e Piccilli.

Quello di Casaluce, normanno – svevo, dal 1359 sede di una splendida abbazia gotica.

Esempi di castelli angioino-aragonesi sono a Calvi Risorta e Riardo, restaurati ma non accessibili.

I castelli visitabili di Sessa Aurunca e Mignano Monte Lungo coprono tutto l’arco di evoluzione delle fortificazioni medievali.

Tra i più celebri sono quelli di Capua: il Castello delle Pietre (12° secolo), quello del Ponte (1235, Federico di Svevia), quello di Carlo V (1542).

Cinte murarie urbane sono a Teano (sannitica-medievale), Alife (repubblicana, restaurata nel medioevo), Sessa Aurunca (angioino-aragonese) e Capua (rinascimentale-barocca con fronte bastionato).

E, caso unico in Italia, ci sono ben 3 splendidi borghi medievali completamente abbandonati, alcuni da secoli altri di recente, arroccati sui colli intorno ai loro castelli. Splendidi panorami, natura e suggestione pura. Allo stato di rudere è San Felice di Pietravairano, abbandonato dal 1946 circa ma accessibile. Restaurati ma lasciati allo stato di rudere sono quelli di Gioia Sannitica e Sant’Angelo d’Alife, chiusi nelle loro cinte murarie intatte.

Data ultima modifica: Settembre 1, 2024
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