La Terra di Lavoro fu cristianizzata presto grazie al passaggio di San Paolo e forse di San Pietro.
La sciagura della guerra gotica e la conquista longobarda provocarono la scomparsa di molte diocesi e la distruzione di basiliche di età costantiniana. Preziosissimi sono i mosaici tardo-antichi nelle chiese di San Prisco, Santa Maria Capua Vetere e Carinola.
Raro esempio tra tardo-antico e prima età longobarda è Santa Maria in Cubulteria in Alvignano.
Dopo le devastazioni arabe del 9° secolo, tra tarda età longobarda e normanno-sveva (10° – 12° sec.), abbazie e cattedrali del Principato di Capua furono ricostruite e decorate in splendide forme. Celebri sono architettura e affreschi di Sant’Angelo in Formis a Capua (1072 – 1078), meno noti quelli di San Pietro ad Montes a Caserta. Imperdibili sono sculture e interni delle cattedrali di Aversa, Sessa Aurunca, Teano, Carinola, Calvi Risorta, Casertavecchia. E poi le tante chiese longobardo-normanne di Capua, la selva di colonne di quella di Santa Maria Capua Vetere.
Piuttosto rare sono le chiese gotiche con volte a crociera e affreschi come al Santuario di Casaluce e a Santa Maria a Marciano a Piana di Monte Verna.
Incredibile la fioritura di affreschi dei primi decenni del 1400 con Sant’Antonio abate a Sant’Angelo d’Alife, San Biagio a Piedimonte Matese, San Giovanni a Pantuliano di Pastorano, di Santa Margherita a Maddaloni.
Conventi gotico-rinascimentali intatti si conservano a Prata Sannita, Teano, Roccamonfina e Carinola.